Ci sono giorni che potrebbero benissimo fare a meno di esistere. Giorni inutili che, semplicemente, devi vivere.
E passano così, noiosi, paranoici, ti scivolano addosso e ti lasciano a fine giornata senza sonno, e spesso incazzato. Perchè vorresti dormire come fanno tutti, senti i dolci sogni del vicino trapelare dalle mura e tu sei fottutamente sveglio.
In giorni così accetterei volentieri l'ibernazione, perchè il mio sistema nervoso va in tilt con il cervello, dentro me sento uno scambio di informazioni continuo e troppo veloce che mi da la nausea: il culo della mia anima è su una Lamborghini guidata da un pazzo maniaco rincoglionito, e io devo vomitare.
Una pausa.
Vorrei una pausa, e allora faccio il caffè: ho bruciato la moka piccola, e questo è uno dei tanti minuscoli insignificanti particolari che contribuiscono a fottere la mia esistenza, perchè io il caffè lo voglio a qualsiasi ora, e quindi uso la mia moka da 4 persone. E lo bevo tutto.
I miei fottutissimi nervi reggono perchè devono, ma so che un giorno salteranno in aria. Un colpo secco, sentirò spezzarsi mille corde di chitarra dentro me. Era ora, cazzo.
Ci sono giorni come questi in cui mi metto davanti al mac a scrivere altre pagine inutili al mondo per provare a distendermi. Ho davvero questa speranza, da brava testa di cazzo. Io spero che un processore collegato a uno schermo e a una tastiera sia abbastanza veloce da impressionare i miei pensieri assurdi e permettermi, un giorno, di rileggere il tutto, confusamente, e guarirmi. Questa terapia funzionerà ragazzi.
Ne uscirò guarito.
Avrò anche io il codice a barre sulla nuca, finalmente.
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