- Siamo tutti delle strafottutissime pedine in queste nostre misere vite. E' questo il concetto basilare che devi piantarti in quella cazzo di testa.
- Ma...
- Te, me, persino quel cazzone di un papa che se ne sta adagiato su tutto quell'oro lamentando dolori alla schiena, siamo tutti sostituibili, in qualsiasi momento. Sei solamente la rappresentazione teatrale di te stesso, il mondo è un immenso palcoscenico...
- Schopenhauer...
- E chi cazzo e' Schopenhauer?
Era un tipo sveglio, James, e non certo grazie ai banchi di scuola. Lui aveva imparato tutto dalla strada, dalla sua stessa merdosa vita, dai barboni con cui si intratteneva sulle panchine della stazione bevendo vino rosso di pessima qualità fino a vomitarsi addosso.
- Lascia perdere...
- Hei no cazzo amico, ora mi dici chi cazzo è questo stronzo. Questa roba che ti racconto l'ho vissuta sulla mia pelle, cazzo.
Adorava inserire quel termine ogni cinque parole, in media. Era convinto conferisse una sorta di rafforzativo al concetto: un ottimo cazzo di comunicatore da strada.
- Siamo strafottutissime pedine, tutti quanti: per quante donne avrai pianto nella tua vita? Quante donne hai creduto di amare al punto da convincerti di essere capace di dare la tua stessa vita per loro (per quanto comunque inutile e insignificante possa essere, non c'è dubbio)? Per quante di loro ti saresti marchiato la pelle col loro nome? Saresti conciato peggio di adesso, rincoglionito.
James adorava i miei tatuaggi.
- La verità è che è giusto sia così. Ci sono meccanismi interni a noi stessi e all'universo che non ci è dato conoscere, ed è meglio così, credimi. Sono semplicemente ingranaggi che devono necessariamente restare nascosti ai nostri occhi. E' la loro natura, cazzo. E' come se ti aspettassi di entrare in un bordello e cominciare a corteggiare una ragazza per portarla a letto. Non saresti un perfetto gentleman: saresti un coglione.
- Cioè?
- Devi dare al mondo quello che ti chiede, recitare la tua parte senza pretendere di andare in prima fila a goderti lo spettacolo da una prospettiva diversa: sei un cazzo di attore come tutti noi, e ora stai cominciando a porti troppe domande. Perchè corteggiare una puttana? Sono i tuoi soldi che vuole, e il tuo cazzo tra le sue gambe, e il tuo schizzo precoce, in maniera tale che possa tornarsene a casa a proseguire il suo copione, la sua vita merdosa almeno quanto la tua. Non crederti migliore, non ti basterà atteggiarti e fare il figo pronunciando qualche frase fatta, buona per il gregge, per cercare di autoconvincere la tua mente bacata: "Se cado una volta mi rialzo, più forte di prima"
STRONZATE CAZZO!
Se cadi può essere che ti schianti e non ti rialzi più, sacco di merda. Sei carne marcia, devi respirare con la consapevolezza di questo! Se cadi e riesci a rialzarti, buon per te, ma zoppicherai cazzo. Tutti zoppichiamo. E' un mondo di fotutissimi, ridicoli zoppi. A ogni caduta perdiamo colpi, è naturale: perchè allestirsi la bocca di frasi fatte, c'è da vergognarsi di essere umani?
Corri pericoli immensi ogni giorno, senza rendertene conto. Tu non puoi guardarti allo specchio: non sapresti fermarti a ciò che vedi, scaveresti dentro quello specchio graffiando inconsapevolmente dentro l'anima, perdendo ore in trance tra i meandri di te stesso, dalla corteccia cerebrale fino al tuo dannatissimo buco del culo. Cerchi spiegazioni per le quali non ti è concesso ricevere risposte, cerchi nessi tra ingranaggi di cui non dovresti neanche lontanamente essere a conoscenza. Tu non dovresti guardarti allo specchio: rischi di perderti.
Ma vai a stressare il tuo dio in chiesa, non rompere i coglioni a me, Mike. Io non sono il tuo grillo parlante, nè tantomeno la voce della tua strafottutissima coscienza.
Mi voleva un mondo di bene, James.
E sapeva, intrinsecamente, che gli sarei sempre stato grato per il suo modo di amministrare quel suo strambo confessionale nel nuovo mondo.
mercoledì 26 gennaio 2011
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Dio E (congiunzione) un barbone. Sistemi massimi e minimi a confronto. l'alpha e l'omega. Il primo e l'ultimo anello di una lunghissima catena.. sì forse quel barbone E'(verbo essere) Dio.. nel suo volto rubicondo c'era quello del grande capo e nelle sue mani consumate e nelle sue vesti luride c'era tutta la saggezza materiale di chi sa tutto.. qualcuno diceva vox populi vox dei.. la strada è maestra di vita, non sono certo io a scoprirlo, forse più di concetti ed inchiostro versato sui libri. L'infinitamente grande s'intreccia con l'infinitamente piccolo, dicevo, i problemi quotidiani e pratici con dilemmi ancestrali e sempiterni.. è un milione di anni che ci chiediamo da dove veniamo, che cazzo ci stiamo a fare, perché qui, perché adesso, perché in questi corpi. ed è da un milione di anni che ci interroghiamo sul futuro, nostro e dell'universo. E non pensare che il barbone o l'emarginato non si perda in questi sillogismi o non sia in grado di porsi queste domande. Guarda caso le migliori lezioni di filosofia le ho ricevute sempre da ''gli ultimi'' della società. Non hanno nulla da perdere, sono come bambini, sono liberi di dire, sproloquiare e fare casino. M'hanno insegnato che questa dannata realtà l'abbiamo creata noi, comprese le sue assurde regole (questo nella pratica).. il pianeta Terra è troppo piccolo nell'immensità, così immensa da essere senza spazio, senza tempo, senza un futuro e senza un passato.. tutto c'è sempre stato. sempre. ed uno spazio ci sarà sempre. sempre. l’universo è una palude sempre ferma, con il nostro mondo incasinato a ristagnarci dentro.
RispondiEliminaora ,escludendo le cazzate che ci propina la religiose, chiaramente a tutti farebbe piacere pensare di non essere qui per caso.. cosa ne penso io? cosa faccio io? tento di vivere la mia vita non prendendola troppo sul serio, non considerandola una condanna ai lavori forzati. e penso. realizzo. mi guardo allo specchio e mi dico ''cazzo, io esisto! qui e adesso!io ci sono''
Ma alla fine, se siamo tutti delle pedine, attori che recitano "solo" il loro "ruolo", che cavolo campiamo a fare? se non dobbiamo guardarci allo specchio, x paura di perderci e fonderci con la nostra anima, perchè lottare per raggiungere un obiettivo, per essere "unici ed eterni"..? Non avrebbe nessun senso vivere solo per mandare avanti un fottuto gioco di ruolo, per essere passivi alla vita, sapendo già in cosa ci andremo a buttare..Senza provare emozioni, soddisfazioni, paure.. è vero, a volte è meglio rimanere all'oscuro riguardo determinate situazioni, non sapere ne il perchè e ne il come una qualsiasi cosa accada.Troppe domande lacerano la mente e l'anima stanca.. Ma bisogna lottare, non arrendersi, guardare la propria immagine riflessa e armarsi di spada e scudo. Ho imparato, che anche se fa male, è meglio perdersi che rimanere bloccati..in bilico..
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